Keiko Ando Mei nasce a Chiba, in Giappone, nel 1947.
E’ introdotta fin da piccola alle principali arti tradizionali giapponesi, come lo Shodō (l’arte della calligrafia), Cha no yu (la Cerimonia del tè) e il Kotō (antico strumento musicale a corde).
Ha praticato lo Zen, seguendo negli anni giovanili l’insegnamento del celebre monaco Hirai Genkyō del tempio Zenshōan di Tokyo, in varie occasioni ha potuto incontrare alcuni grandi Maestri zen di quell’epoca come Asahina Sōgen, Ōmori Sōgen, Matsubara Taidō, Suzuki Daisetsu e Kino Kazuyoshi; i loro insegnamenti hanno avuto una grande influenza nella sua formazione.
All’età di otto anni ha iniziato a praticare l’arte dell’Ikebana sia nell’antica scuola Ikenobō (dove quest’arte è nata nel 1400), che nella scuola Koryū Shōtōkai, sorta alla fine del 1700. In seguito, riceve direttamente da Ikeda Rie, Iemoto (capo) della scuola Koryū Shōtōkai, il diploma nel più alto grado di Maestra-Insegnante.
Le pratiche dello Zen e dell’Ikebana diventano parte integrante della sua vita e non le abbandona nemmeno quando, dopo essersi laureata in farmacologia presso la Tokyo University of Science, decide di trasferirsi negli Stati Uniti, per un periodo di studio come ricercatrice su inquinamento e sostanze cancerogene.
Dal 1975 si stabilisce a Milano e fonda insieme al marito Massimo Mei il “Centro Incontri Culturali Oriente Occidente” (attuale Associazione Nuova Cultura Oriente Occidente) e Centro di Cultura Giapponese: il desiderio di trasmettere la sua esperienza e gli insegnamenti ricevuti dai suoi Maestri diventa prioritario.
Negli anni Settanta far conoscere in Italia la cultura giapponese, così distante da quella occidentale, significava partire quasi da zero. Agli inizi non è stato facile, ma a poco a poco il Centro è diventato un punto di riferimento per gli appassionati e per chi vuole intraprendere “la Via dei fiori” e praticarla con continuità.
In molti anni di studio e di ricerca ha elaborato un suo metodo per la “cura di Sé” denominato Ikebana Therapy, fondato sulla Via dei fiori e la meditazione Zen, che può aiutare ciascuno a conoscere e sviluppare le proprie qualità e potenzialità creative e a ritrovare il proprio valore originale e la felicità di Essere. «La pratica meditativa è molto importante, perché altrimenti il rischio è che il tutto resti un’operazione puramente estetica o esclusivamente intellettuale».
Sempre con l’intento di divulgare queste discipline e far conoscere la cultura giapponese anche nelle sue forme più antiche, Ando Keiko continua a trasmettere i suoi insegnamenti, a tenere conferenze, organizzare convegni e mostre (tra cui quelle a Milano alla Triennale, al PAC (Padiglione Arte Contemporanea), a Palazzo Bagatti Valsecchi, al Circolo della Stampa, alla Mediateca, all’Università Bocconi, e all’Università Ca’ Foscari).
Ha scritto tre libri: “Ikebana.Arte zen”, “Da Cuore a Cuore. Grandi maestri zen ti parlano” e “La vita del poeta Basho e i suoi haiku”, questi ultimi due scritti insieme al marito Massimo Mei.
Per l’impegno profuso nella divulgazione della cultura giapponese in Italia, nel 2019 viene insignita dal Governo del Giappone dell’Onorificenza “Ordine del Sol Levante, Raggi d’Oro e d’Argento”.